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Le apparizioni di Natale

  • Immagine del redattore: Cristian Scalambra
    Cristian Scalambra
  • 9 set 2024
  • Tempo di lettura: 1 min

Aggiornamento: 21 set 2024

Charles Dickens, Milano Borroni e Scotti 1852.


La trama è arcinota. Vi si narra la storia di una conversione apparentemente impossibile, dove il protagonista è Ebenezer Scrooge, vecchio e avido finanziere, che vive nella più esacerbata misantropia. Poi, in una fredda notte di dicembre, riceve un'inattesa e scioccante visita: dapprima lo spettro del defunto socio in affari Jacob Marley, che lo ammonisce per tutte le sue malefatte ed in seguito tre spiriti, a simboleggiare il Natale del passato, del presente e del futuro, che gli offrono l'occasione propizia per espiare e redimersi.

Questa è la rarissima prima edizione del capolavoro di Charles Dickens "A Christmas Carol" tradotto per la prima volta in italiano da Paolo Bettoni per gli editori milanesi Borroni e Scotti nel 1852. 

"Le apparizioni di Natale" non è solo la prima traduzione italiana, ma è anche una delle prime apparizioni di Dickens in Italia. La notevole traduzione di dell'Oliver Twist a cura di Giovanni Battista Basseggio apparve nel 1840 a Milano per i tipi dell’Editore Pirotta e, a parte questa, si segnalano alcuni racconti sparsi su rivista o giornale del tempo.

Il racconto, di certo il più celebrato dell’autore, fu pubblicato in origine da Chapman & Hall a Londra nel dicembre del 1843, con illustrazioni di John Leech. In esso il gotico si mirabilmente fonde con il fantastico, mettendo in forte e spietato risalto la critica sociale che fu una costante nelle opere dell'autore.


Il personaggio di Scrooge ha ispirato “Scrooge McDuck”, ovvero il Paperon de’ Paperoni disneyano, creato da Carl Barks nel 1947.



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