Lord Ruthven o i Vampiri
- Cristian Scalambra
- 9 set 2024
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 25 set 2024
Lord Byron (Charles Nodier) , Napoli presso Marotta e Vanspandoch 1826.
Nel giugno del 1816 Lord George Byron, accompagnato dal segretario, nonché medico personale, John William Polidori, invitò Percy Bysshe Shelley e la futura moglie Mary Wollstonecraft Godwin nonché Claire Clairmont, sorellastra di Mary e all'epoca amante di Byron, a passare l'estate, ospiti suoi, a Villa Diodati sul lago di Lemano in Svizzera. A causa della pioggia incessante gli amici trascorsero il tempo leggendo storie di fantasmi, come l'antologia "Fantasmagoriana", composta da otto racconti gotici tedeschi, o il romanzo "Vathek" di William Beckford, fino a quando Byron propose una gara il cui vincitore sarebbe stato chi fosse riuscito a scrivere la storia più paurosa. Soltanto due riuscirono a portare a termine tale sfida: Mary, che creò le basi per il suo celebre romanzo "Frankenstein", e Polidori, che partito da un frammento scritto da Byron diede vita al personaggio del vampiro Lord Ruthven nel racconto "The Vampyre: a Tale". Il racconto fu pubblicato, per la prima volta, nel 1819 sulla rivista "New Monthly Magazine" edita da Henry Colburn. Per un grossolano errore l'opera fu attribuita a Lord Byron, che prontamente però ne smentì la paternità, ma ormai il danno era fatto e per diversi anni, in varie traduzioni, Byron continuò ad essere citato come autore, compresa la prima edizione italiana stampata nel 1831. Nel 1820 Lo scrittore francese Charles Nodier pubblicò il romanzo "Lord Ruthwen, ou Les Vampires", ampliando le gesta del vampiro creato da Polidori (si noti il cambio, nel nome, della V in W). Se "Il Vampiro" di Polidori nel 1831 in Italia veniva ancora accreditato a Byron, non c'è da stupirsi se quello di Nodier, tradotto ben 5 anni prima e riportando nel titolo il nome del medesimo personaggio, incappasse nel stesso errore.

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